Un amore eterno. La pianificazione del patrimonio in chiave successoria_di Giuseppe Melis
Il titolo di questo articolo è lo stesso di un libro appena pubblicato a spese proprie da Simone Concas, un giovane laureato dell’Università di Cagliari in scienze economiche e aziendale che ora svolge l’attività di consulente finanziario e patrimoniale il quale, traendo spunto dalla sua professione, ha deciso di tradurre l’esperienza maturata in tredici anni in un vero e proprio atto d’amore verso quanti avranno interesse a leggerlo. Un libro che è stato presentato per la prima volta nella serata di giovedì 8 luglio nella elegante cornice di Villa Fanny a un pubblico che, per rispetto delle norme Covid, è stato limitato a sole 70 persone, un numero che inizialmente doveva essere inferiore e che è cresciuto solo per accontentare almeno qualcuno delle oltre cento persone avevano fatto richiesta di partecipazione.
Andiamo però con ordine, perché considero questo libro un atto d’amore?
Simone ha avuto il coraggio di affrontare per iscritto un tema che, purtroppo, ragioni di carattere culturale e psicologico, porta la stragrande maggioranza delle persone a ignorarlo, spesso scaramanticamente, quasi a voler esorcizzare un momento di dolore che prima o poi coinvolge tutti, quello della morte di una persona cara o quella nostra personale. È a mio parere è un gesto d’amore almeno per le diverse seguenti ragioni:
- Intanto è distribuito gratuitamente a chiunque sia interessato, anche digitalmente;
- È scritto in modo chiaro e coinvolgente, oltre che con garbo ed eleganza, esattamente come egli si propone ai suoi clienti e al suo pubblico;
- È concreto e unisce alla conoscenza tecnica quella di tante storie di cui hanno dato conto anche le cronache.
A dimostrazione di quanto ora affermato è sufficiente riflettere proprio su alcune delle storie che hanno visto come protagonisti personaggi come Lucio Dalla, Luciano Pavarotti, Oriana Fallaci e Pino Daniele per i quali l’assenza di una pianificazione successoria ha dato origine a liti giudiziarie, alla rottura di rapporti familiari, a ripicche, alla distruzione di interi patrimoni.
Il libro affronta anche il tema del passaggio generazionale nelle aziende, un tema che in Italia non viene ancora colto nella giusta misura e che, purtroppo, rappresenta una delle cause di mortalità delle imprese. Come spiega bene Simone le statistiche indicano che la mancata pianificazione del passaggio generazionale da parte delle aziende determina il 10% dei fallimenti annuali di quelle con un organico composto da meno di dieci unità.
Non solo ma sempre le statistiche dicono che soprattutto nelle imprese di minori dimensioni il passaggio generazionale, di norma, avviene tra fondatore e nipoti e non già tra il primo e i figli. A tale proposito è facile verificare, anche grazie ad altri studi, come ci sia difficoltà da parte del fondatore di agevolare la successione. Questo avviene anche dal punto di vista gestionale in cui, se pensiamo alla Sardegna, tante volte i genitori (normalmente uomini) di fronte alle proposte di innovazione dei figli, a cui è stato chiesto di studiare e laurearsi, si risponde “eus sempri fatu de aici e sigheus a fai de aici”.
Si arriva così a bloccare non solo le ambizioni delle nuove generazioni nel cimentarsi in ruoli organizzativi, gestionali e manageriali assumendosi la responsabilità delle decisioni ma si rende problematica la continuità nel tempo dell’impresa. A tale proposito una ricerca di alcune colleghe del mio Dipartimento (le prof.sse Cinzia Dessì e Michela Floris) hanno osservato che in Sardegna di norma ci si ferma alla terza generazione e dopo le imprese passano di famiglia o chiudono. Si tratta, quindi, di un tema delicatissimo, soprattutto in relazione al fatto che le imprese sono le vere protagoniste dello sviluppo socio-economico.
L’unico antidoto, intelligente, razionale e umano è quindi quello di pianificare la successione, anche con l’aiuto del consulente patrimoniale in grado di confezionare un “abito su misura” poiché non esistono ricette astratte valide per chiunque. Al contrario, anche in relazione al contesto legislativo esistente, peraltro datato visto che risale al 1942, si può progettare il mix di soluzioni adeguate tra donazioni, polizze vita, trust, testamenti, ecc., tutti ben descritti nella parte conclusiva del libro.
Il lettore potrà rendersi conto come, seguendo i suggerimenti del testo, chi deve progettare la successione può donare agli eredi, legittimi e non che il de cuius intende tutelare, sia equità che pace, due valori imprescindibili di cui avvertiamo tutti sempre più una estrema necessità.
Per chi volesse leggere il libro può scaricarlo al seguente indirizzo https://www.simoneconcas.it/ebook/UN%20AMORE%20ETERNO%20-%20Simone%20Concas.pdf