OTTOXOTTO, retrospettiva dedicata a Antonello Ottonello: una mostra che è anche un abbraccio_di Alessandra Menesini
Allestita al Lazzaretto fino al 27 marzo, col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e la collaborazione della Fondazione Bartoli Felter, è una selezione dei pezzi messi a disposizione dagli eredi dell’artista scomparso nell’agosto del 2021. Nel percorso espositivo, le tarlatane, le valige degli emigranti, i cuscini tormentati dalle spine d’acacia, le camice irrigidite dei minatori.
È stato infatti il mondo minerario, le sue architetture abbandonate, i suoi colori ferrigni ad alimentare per molto tempo una vena creativa che ha utilizzato gli stessi materiali scavati nel territorio.
Sabbie, pigmenti , polveri, le rocce scistose acuminate come frecce. Elementi sempre variati, ricondotti e nuove forme e nuovi assetti. Nel bianco salone del Lazzaretto, è una lancia fatta di bambù, che issa al suo sommo una corona di piccole terrecotte, ad accogliere il visitatore.
Poi le tele dipinte con le garze stese e sovrapposte, i quadri tondi ricoperti di sassi , il cumulo dei bagagli di chi va a cercare lavoro e quello dei guanciali per notti di guerra. I soli, le lune, l’acqua. I racconti di Otto.