La civiltà nuragica come base per un nuovo modello di sviluppo: il progetto dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”_di Fabio Salis
Nella cornice dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari, sabato pomeriggio si è tenuto l’incontro “Progetto civiltà nuragica: la svolta per lo sviluppo della Sardegna”.
Il dibattito, svoltosi all’interno dei lavori della scuola di formazione politica promossa dai Riformatori Sardi e coordinato da Umberto Aime, ha visto l’intervento di: Pierpaolo Vargiu, presidente dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”; Raffaele Paci, professore Dipartimento Scienze Economiche UNICA; Giuseppe Fasolino, assessore regionale Programmazione e Bilancio RAS.
Il progetto è stato realizzato dall’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, nata nel 2020 con l’obiettivo di portare i monumenti della civiltà nuragica all’interno della World Heritage List del patrimonio universale dell’Unesco e contribuire alla crescita della conoscenza della storia sarda.
La civiltà nuragica rappresenta un patrimonio da valorizzare che non è mai stato oggetto di un approccio unitario e sistematico, nonostante un elevato potenziale attrattivo dei monumenti, costituendo una peculiarità unica nella storia della Sardegna in grado di diventare un elemento di riconoscibilità universale. Fino ad oggi i sardi non sono riusciti a maturare un’adeguata consapevolezza del valore identitario di questa risorsa, né a farne la base di un modello di sviluppo.
Oltre al significato di tipo culturale, archeologico e scientifico, tale ricchezza si può tramutare in un “brand” capace di trascinare l’Isola verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, stimolato da un elemento di forte coesione identitaria e basato sulla valorizzazione del paesaggio e del bene archeologico.
Fin da subito, l’obiettivo ha trovato la coesione dei sardi e l’adesione da parte di istituzioni e comunità locali: il Consiglio Regionale e quasi tutti i consigli comunali sardi hanno sottoscritto l’adesione al progetto, oltre ai protocolli d’intesa firmati con diverse università, associazioni, fondazioni, consorzi, organizzazioni del mondo dell’impresa e del lavoro.
L’elaborazione della parte scientifica del dossier Unesco è stata affidata ad un comitato scientifico, presieduto inizialmente dal professor Giovanni Ugas, e attualmente guidato dai professori Raimondo Zucca, Anna Depalmas e Riccardo Cicilloni.
Il lavoro ha portato all’individuazione di trentuno siti nuragici in Sardegna, tra i quali Barumini e Mont’e Prama, che possano rappresentare le migliaia di monumenti protostorici presenti sul territorio, costituendo una rete complessa che copre l’intera Isola: con alcuni dei comuni compresi nell’istanza, è stata poi avviata una progettualità per degli interventi infrastrutturali e gestionali necessari per ottimizzare la fruizione dei siti.
Nel novembre del 2021, l’istanza è entrata a far parte della “Tentative list Unesco”, nella quale sono presenti i siti che l’Italia ritiene meritevoli di iniziare un percorso verso Parigi.
Grazie alla collaborazione e all’impegno economico della Regione Autonoma della Sardegna, l’associazione ha attivato importanti collaborazioni con il Dicaar (Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari), il Crenos (Istituto di studi economici tra le università di Cagliari e Sassari), il CRS4 (Ente di ricerca sardo) e con i Dipartimenti di Archeologia dell’Università di Cagliari e Sassari.
Nel 2022 la Fondazione di Sardegna è diventata partner del progetto, permettendo di attivare una collaborazione con la Fondazione Links di Torino, soggetto coordinatore del dossier Unesco.
Il crono-programma prevede che la prima bozza del Dossier e del Piano di gestione venga predisposta entro il mese di settembre 2023, sotto la guida della Fondazione Links, e inviata al Ministero entro il mese di dicembre 2023. A questo punto si partirebbe con la fase di scelta e di verifica del MIC, che porterà alla presentazione italiana del progetto all’Unesco di Parigi e alla fase di valutazione da parte degli organismi competenti.
Le iniziative svolte dall’associazione si rivolgono a tutti, in particolare agli amministratori locali e ai giovani. L’associazione ha pertanto attivato rapporti di collaborazione molto stretti con l’Ufficio Scolastico Regionale (e con gli Uffici provinciali), che hanno consentito di illustrare il progetto ed organizzare incontri fra studenti e archeologi divulgatori.
Hanno riscosso per esempio un certo successo il “Master Junior” sulla civiltà nuragica, che ha coinvolto oltre 200 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, la mostra fotografica “Io apro all’Unesco”, che ha permesso di raggiungere tutti i principali centri urbani della Sardegna.
Inoltre è prevista, nell’autunno 2023, anche la realizzazione di un convegno internazionale con autorevoli scienziati provenienti da tutto il globo, con il fine di rafforzare l’attenzione della comunità scientifica globale sull’importanza della civiltà nuragica e sul suo valore aggiunto nello sviluppo futuro della Sardegna.
Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile visitare il sito web dell’associazione: www.sardegnaversounesco.org.