Ottobre 18, 2024

Le icone sacre rappresentano un ponte tra il mondo terreno e il divino, opere cariche di significato spirituale e simbolismo. Questa mostra, dedicata all’arte iconografica, celebra la tradizione millenaria delle icone, che ancora oggi continuano a parlare ai nostri cuori e alle nostre menti. Patrizia Atzei, protagonista della mostra, ha scelto di lavorare con la tecnica antica, quella stessa utilizzata da secoli per creare immagini di devozione, capaci di guidare l’anima alla contemplazione. 

La creazione di un’icona non è solo un esercizio tecnico, ma un vero e proprio atto di fede. Ogni icona segue un processo meticoloso che richiede pazienza e dedizione. Si parte con la preparazione della tavola di legno, sulla quale viene stesa una base bianca di gesso e colla, simbolo di purezza. Successivamente, attraverso strati successivi di colore, applicati con estrema precisione, l’immagine sacra prende vita. Questi passaggi non sono solo tecnici, ma richiamano un percorso spirituale, poiché ogni strato di colore, ogni dettaglio, porta con sé un significato profondo. L’oro, spesso utilizzato come sfondo, simboleggia la luce divina e l’eternità, creando un contrasto luminoso che conferisce alle figure sacre un’aura di sacralità e trascendenza. 

Patrizia Atzei, formata sotto la guida del rinomato iconografo Egon Sendler, ha approfondito questa arte con una consapevolezza che unisce tecnica, spiritualità e tradizione. Le sue opere si inseriscono in un percorso artistico che affonda le radici nella tradizione bizantina, ma riescono a dialogare con il mondo contemporaneo. Le sue icone non sono solo opere d’arte, ma strumenti di contemplazione che invitano a una riflessione profonda, capaci di portare il sacro nel quotidiano. 

In un’epoca dominata dall’astrattismo e dall’arte sperimentale, l’icona sacra emerge oggi come un’opera trasgressiva e sorprendente. Nonostante la sua antichità, l’icona si inserisce in modo innovativo anche in ambienti moderni, rompendo la monotonia di spazi dominati dal minimalismo e dal design contemporaneo. 

In questo contesto, le icone assumono una potenza eversiva: non più semplici oggetti devozionali, ma simboli di una spiritualità riscoperta, capaci di arricchire lo spazio moderno con la loro luce e il loro silenzio. 

La mostra “Icone: Un’arte senza tempo” non è solo un viaggio attraverso la tradizione, ma anche un invito a riscoprire il valore della lentezza, della contemplazione e della riflessione. Le opere di Patrizia Atzei ci guidano verso un mondo in cui il sacro può ancora essere parte integrante della nostra vita quotidiana, arricchendo gli spazi che abitiamo e riportando al centro della nostra attenzione ciò che va oltre il tempo e lo spazio. 

Durante la mostra verranno presentati rari e preziosi libri specialistici sulle icone, ormai fuori commercio, provenienti dalla collezione privata di un esperto e appassionato collezionista di icone. Questi volumi costituiscono un patrimonio unico per studiosi e amanti dell’arte sacra, offrendo una rara opportunità per approfondire la conoscenza dell’iconografia e della sua storia. 

Ad accompagnare l’inaugurazione, una selezione di vini delle Tenute Corona Ruia, prodotta con una filosofia che rispetta i ritmi naturali della terra. Le Tenute, situate nella Romangia, nella storica località di Sorso, sono custodi di un metodo esclusivo, la Lenta Vendemmia®, che si basa sul rispetto dei cicli naturali e sull’attesa della perfetta maturazione delle uve autoctone. Non vengono utilizzati concimi chimici né vengono mescolate uve di diverse vigne: ogni bottiglia è il frutto di un processo paziente e attento, che riflette l’armonia tra la Natura e la mano dell’uomo. 

Questa attenzione si traduce in una produzione limitata, dove ogni calice racconta una storia di rispetto per il territorio e le sue tradizioni. Come le icone di Patrizia Atzei, i vini delle Tenute Corona Ruia ci ricordano il valore della lentezza e della cura per i dettagli, offrendo un’esperienza sensoriale unica che accompagnerà il viaggio artistico e spirituale proposto dalla mostra. 

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