Marzo 11, 2025

Tra maschere e altre seduzioni_di Giorgio Ariu

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Sa Filonzana, vecchina di nero vestita, è la maschera che si impone tra il Boe, vittima, e il Merdule servo pastore. Ella tesse il filo della vita, mentre il Boe rovina a terra. La sua vita può spezzarsi come il filo della tessitrice, ma arriva il Merdule che lo scuote, lo incita a rialzarsi e lo rivitalizza accarezzandogli i genitali. La paura della morte è così scacciata.

Nessun rito profano, come quello di Ottana, riannoda i significati più profondi dell’eterno conflitto esistenziale. Al centro della cultura della nostra isola, le rappresentazioni carnevalesche hanno poteri allegorici e simbolici che esaltano storia e identità, lotte per la sopravvivenza e danze attorno alla quotidianità che ti lasciano basito. Ottana ha visto spegnere le ciminiere e il Sogno della Rinascita.

Pastori e contadini che indossarono l’illusoria tuta hanno dovuto emigrare o sono tornati all’aria aperta con alterna fortuna. Gli itinerari del Carnevale, autentici attraversamenti della nostra cultura, esaltano quelle tradizioni che mantengono così misteriosa la nostra isola, tanto fiera ed indomita.

Sos Bundos a Orani: paese per paese, con maschere e ritmi in un calendario che accosta sacro e profano, escursioni tutte appassionanti, che con o senza maschera, ti avvincono per un viaggio attorno alle radici profonde della nostra terra.

La Sardegna, fuori dalla stagione dei tuffi nelle acque più calde e azzurre del Mediterraneo, si scopre con il suo volto autentico e in fondo all’anima. Ti prende magicamente per ridare fiato alla speranza e alla vita, ti stordisce con i sapori buoni di una cucina, oltre l’afrodisiaco, baciata da quel mix irripetibile e tutto nostro tra cielo, sole, terra e mare. E allora buon viaggio.

Foto di copertina: Sartiglia, di Sarah Pinson

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