Dicembre 26, 2024

“insula” di Carlo Nieddu_di Alessandra Menesini

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CarloNieddu

Si inaugura mercoledì 19 maggio presso il prestigioso Temporary Storing ( via XXIX Novembre a Cagliari )la Mostra del pittore Carlo Nieddu Arrica INSULA a cura di Alessandra Menesini. Circostanza che dato il periodo assume una valenza particolare di riavvio ad una prudente normalità.

L’ultima produzione del pittore ambientalista riprende dai paesaggi costieri della Sardegna che non sono solo l’oggetto dei lavori ma il percorso pittorico destinato ad una presa di coscienza sul rispetto per la Natura che ci circonda.

Guidati dalla Curatrice ritroviamo il filo conduttore di tutta la produzione artistica di Nieddu Arrica “ gli speroni rocciosi sono ammorbiditi da nuvole basse, sui loro apici diamantati si annida un punto rosso. Minuscole e inavvertibili sono le onde, in una visione introspettiva che riflette con felice perizia pittorica sul legame speciale che gli isolani hanno col mare”.

Tematica dunque attuale nella certezza che si debba contribuire, anche proprio con una Mostra, a quella ricerca di maggiore equilibrio fra Uomo e Natura, in questo caso con quella suggestiva dell’INSULA.

Placide, Le acque di questo mare. E di un azzurro simile al colore del cielo. Non ci sono barriere, non ci sono rupi aguzze nella nuova produzione di Carlo Nieddu Arrica, pittore dal luminoso tocco. Lisce, quasi seriche, le stesure celano sotto La loro delicata consistenza qualcosa di diverso e di più profondo. Apparentemente realistici, i liquidi paesaggi sono soggetto di una ricerca che va avanti da anni e sembra essersi liberata, nelle tele di INSULA, di ogni limite e simbolico ostacolo, per aprirsi davvero all’infinito.

Bassi o assenti gli orizzonti, lucenti le pennellate, accese quanto controllate le cromie di un artista capace di far percepire, senza materializzarlo, il dinamismo di un elemento che sempre muta. Pastosi, i bianchi, i blu, i celesti di un universo marino strettamente legato alla terra, caldo il giallo che sa di messi e di sole allo zenit. Se in qualche dipinto gli sfondi sgombri danno un senso di ariosa lontananza, in altri occupano interamente lo spazio e lo saturano. Con energia, con misura, con sapienza.

Gli speroni rocciosi sono ammorbiditi da nuvole basse, sui loro apici diamantati si annida un punto di rosso. Minuscole e inavvertibili sono le onde, in una visione introspettiva che riflette con felice perizia pittorica sul legame speciale che gli isolani hanno col mare. (Alessandra Menesini)

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