“Il sentimento della nazione”: concluso a Dolianova il primo ciclo di presentazioni dei libri GIA _di Fabio Salis
Il Parco Artistico Gianni Argiolas di Dolianova, centro di crescita intellettuale e libera espressione artistica, è stato il teatro del primo ciclo di presentazioni dei libri GIA, culminato domenica con l’incontro sul libro “Il sentimento della nazione”, scritto da Antonello Angioni. La sinergia tra GIA Editrice e il parco continuerà nei prossimi mesi con nuovi progetti, come anche dichiarato da Maria Caterina Argiolas, la presidente dell’Associazione onlus parco Artistico Gianni Argiolas e moderatrice degli incontri con gli autori dei libri.
Angioni ha presentato al pubblico il suo ultimo volume, accompagnato dalla voce dell’attrice Lina Sollai che ha letto ai presenti alcuni passi del testo.
Nato sessantatre anni fa a Cagliari, è riuscito ad abbinare con grande successo la professione forense con quella di giornalista pubblicista, che si caratterizza per un’intensa attività di pubblicazione sia di saggi che di articoli che riguardano storia e cultura della Sardegna e la società sarda.
Oltre ad essere attualmente anche consigliere comunale e Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Cagliari, Antonello Angioni può vantare una quarantennale collaborazione con la redazione de Il Cagliaritano e ha realizzato in passato per GIA Editrice volumi di notevole spessore, tra cui “Cagliari magia nei secoli”, “La Sardegna, i colori, i profumi, le passioni”, “La sagra di Sant’Efisio, patrimonio dell’umanità”, “La congiura di Camarassa” e quelli sui quartieri storici della città (Castello, Marina, Stampace).
Frutto di studi durati decenni, la mission dell’autore di “Il sentimento della nazione” è quella di approfondire le radici storiche dell’autonomismo sardo e valutarne le prospettive nella società attuale. Il lavoro, risultato di un percorso di analisi rigoroso e documentato e la cui lettura risulta scorrevole e asciutta, ha il merito di stimolare la riflessione e aprire un dibattito, fornendo una chiave di lettura su una serie di temi, dinamiche e processi che hanno caratterizzato le vicende plurisecolari della società sarda. Il testo richiama lo stile e l’acutezza di Umberto Cardia, uno dei protagonisti più importanti di questo dibattito tra i banchi della politica sarda del Novecento.
La consapevolezza dei sardi di costituire una nazione, formata da un popolo che si distinguesse dai dominatori, si può far risalire fin dall’epoca tardo medievale, in cui la Sardegna era suddivisa in quattro giudicati. La riflessione di queste pagine sulla tradizione politica e civile e il suo legame con l’attualità affondano le radici in occasione della celebrazione del centenario dalla fondazione del Partito Sardo d’Azione.
L’idea autonomista rappresenta ancora oggi un argomento polarizzante, in grado di creare polemiche e contrapposizioni fra le diverse fazioni, partendo dal fatto che negli ultimi decenni il contesto politico e sociale sia profondamente cambiato. I sardi si approcciano al tema dell’autonomia in un modo nuovo e si aspettano dalla classe dirigente un pensiero adeguato alle sfide e all’identità dei sardi nell’età della globalizzazione.
Il testo di Angioni può dunque essere uno strumento efficace per portare il dibattito verso tale direzione ed è utile ad accompagnare il lettore verso un approfondimento di spessore sul piano della divulgazione.