Dicembre 26, 2024

Il Terzo Settore promotore di sviluppo_di Tarcisio Agus

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progettoinsieme

Dopo qualche anno di interlocuzioni ed incontri, il Terzo Settore presente nei comuni di Arbus e Guspini ha accolto la “provocazione” della Fondazione CON IL SUD, proponendo un Progetto di Sviluppo Locale che unisce le due comunità nella cooperazione allo sviluppo e guarda oltre il tracollo dell’industria mineraria che ancora pesa sull’economia dei due comuni.

Il grande lavoro di programmazione dal basso non è stato scevro di contrapposizioni e di difficoltà di dialogo, che in parte ancora permangono, ma non è facile scardinare i campanili, in particolare tra  comunità limitrofe.

Il lavoro caparbio ed a tratti anche conflittuale non ha impedito di formulare una proposta progettuale integrata di sviluppo, articolata su due direttrici pienamente complementari: Progetto EcoArea Dune di Piscinas – MontevecchioProgetto Agroalimentare.

In attesa dell’avvio del Progetto EcoArea Dune di Piscinas – Montevecchio, già deliberato dalla Fondazione CON IL SUD per un importo pari a 2,5 milioni, martedì 11 scorso, si è tenuto l’ultimo incontro con i partner ed i tecnici del Progetto Agroalimentare finanziato per 2 milioni, prima della prossima presentazione pubblica.

Il piano  tende a creare un importante sistema di sviluppo locale economico e sociale che aumenti le opportunità occupazionali, favorisca l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati e rafforzi la rete del settore agricolo e zootecnico. L’azione sarà svolta con il recupero e il riuso di fabbricati storici nonché con la riscoperta e riproposizione in chiave moderna di prodotti e azioni tratte dalle tradizioni locali.

Il mattatoio nel 1960

Il Progetto  Agroalimentare prevede l’avvio di un centro lavorazione carni destinato alla vendita di carni secche di suini pesanti, quali salsicce, guanciali, teste in cassetta e culatello, prodotte secondo la tradizione locale e di prodotti orticoli del territorio, che verranno anch’essi trasformati in prodotti finiti quali creme, paté e sott’olio derivanti da materie prime messe a disposizione dalla Cooperativa agricola sociale Santa Maria e da produttori di piccole e medie dimensioni locali nel territorio.

Si prevede quindi la riqualificazione funzionale di un immobile ex mattatoio, la sensibilizzazione dei produttori locali e ricostruzione della filiera di produzione/commercializzazione, la formazione e selezione del personale che lavorerà nello stabile, la produzione, commercializzazione e distribuzione di prodotti. L’inserimento sociale di soggetti svantaggiati (detenuti a fine pena, ex detenuti e disoccupati in particolare giovani), e la rinascita dell’economia locale, attraverso un forte richiamo alle tradizioni e alla terra, introducendo tuttavia elementi di innovazione e di sostenibilità, saranno gli elementi chiave del progetto.

Il Prof. Gianni Battacone dell’Università di Sassari, parte dello staff di progettazione, con l’Ing. Valerio Manca e Maso Notarianni, si occuperà della Strategia Complessiva e nell’occasione ha illustrato l’obbiettivo strategico dell’iniziativa, in particolare quello di realizzare una attività capace di ricostruire la filiera del suino semibrado secondo le tradizioni locali, a partire dall’allevamento del suino pesante con la trasformazione delle sue carni nei prodotti basilari della cultura alimentare tradizionale e la relativa commercializzazione. Al progetto hanno già aderito diversi allevatori locali che stabiliranno un proprio disciplinare con l’intento di strutturare ed ampliare la rete dei produttori locali. Altrettanta azione è prevista per le produzioni agroalimentari.

Mentre l’Ing. Valerio Manca ora si occuperà della completa realizzazione strutturale e di arredo, in quanto i lavori edili hanno avuto avvio di recente per cui da subito saranno poste in essere le previste modifiche strutturali ed impiantistiche del fabbricato, in particolare il riordino degli spazi in uso al personale operativo, al flusso della materia prima dalla fase di ricevimento, lavorazione, conservazione, spedizione e agli ambienti che verranno destinati a spaccio aziendale dei prodotti lavorati.

A Maso Notorianni è affidata la comunicazione, promozione e diffusione.

Color verde ortofrutta, al centro carni e grigio spaccio.

La comunicazione visuale e di contenuto si concentrerà su tre elementi principali: il coinvolgimento   del consumatore attraverso i cinque sensi, l’appartenenza ad una comunità e la collaborazione sinergica tra i vari enti, fidelizzando una clientela (locale e turistica) che sia sensibile, educata ed attenta ad una alimentazione sana e a km zero. La prima attività di comunicazione è già stata espletata con la definizione di un marchio (e di un logo) che rappresenta simbolicamente il progetto.

Durante la fase di avvio dell’attività saranno organizzati con  lo scopo di sensibilizzare ed informare i diversi pubblici/stakeholders (consumatori, produttori, concorrenti, istituzioni pubbliche, ecc.) degli obiettivi sociali, dei valori tradizionali e territoriali dell’impresa ed aprire nuove collaborazioni a soggetti che volessero prender parte o contribuire al progetto.

Quindi la produzione sarà distinta da un marchio e da un piano di comunicazione e marketing capace di inserire nel mercato non solo il prodotto ma anche il valore sociale intrinseco del progetto.

Verranno coinvolti gli operatori del sistema ricettivo e della ristorazione locale, i negozi in tutta Italia specializzati nella vendita delle produzioni tipiche regionali e tradizionali, al sistema distributivo locale e regionale.

Da subito saranno avviati gli accordi di filiera con i fornitori e i referenti dei soggetti che si occuperanno della gestione del Centro di lavorazione carni, supportati da un facilitatore, si incontreranno per la definizione e per sottoscrivere un protocollo di conferimento per i prodotti derivati dalla carne. Per gli ortaggi verrà proposta ai potenziali conferitori l’adesione ad un protocollo di conferimento. Tali protocolli saranno proposti anche agli utilizzatori con l’obiettivo di chiudere l’accordo di filiera.

Per la commercializzazione e la distribuzione verranno utilizzati diversi canali di comunicazione, tra cui la vendita diretta nel punto vendita dello stabile o la vendita di accoglienza presso dettaglianti ed operatori della ristorazione e ricettivi. In più, verrà realizzato e curato un apposito sito web con contenuti che verranno condivisi anche nei canali social aziendali (Facebook, Instagram, LinkedIn).

Il personale verrà reclutato e selezionato a seguito di formazione. Si procederà prima con un annuncio web e una volta valutate le candidature saranno individuati n.15 destinatari che effettueranno la formazione.

Il percorso formativo, della durata complessiva di n.500 ore (teoria e pratica), prevede moduli specifici per sviluppare competenze nell’ambito della lavorazione e trasformazione di frutta e ortaggi, nella sezionatura delle carni e realizzazione di tagli e semilavorati carnei. Le figure professionali in uscita avranno inoltre competenze nella gestione degli ordini e stoccaggio degli approvvigionamenti, allestimento e rifornimento del banco e del locale adibito alla vendita e nella cura della vendita al cliente.

Il mattatoio nella nuova veste.

Sono previsti anche percorsi di sostegno educativo pedagogico in stage formativi  rivolti a soggetti in situazione di svantaggio che saranno coinvolti all’interno del progetto, finalizzati a rafforzare le risorse personali e le capacità relazionali, evidenziandone eventuali problematicità e fungendo da raccordo tra le parti impegnate nel processo di inserimento sociale e lavorativo.

Il progetto prevede inoltre i laboratori di educazione ambientale per le scuole. La scuola è il primo luogo in cui realizzare percorsi di promozione alla salute poiché contesto privilegiato di incontro con le nuove generazioni. In questo ambito si lavora per favorire l’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze relative a fattori di rischio per la salute e sostenere lo sviluppo di stili di vita corretti con abitudini alimentari sane, sostenibili ed equilibrate, attraverso azioni educative mirate.

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