Il giorno di Fabio Liverani sulla panchina rossoblù: chi prima di lui dal Centenario in poi?
Inizia ufficialmente il cammino del nuovo tecnico del Cagliari Fabio Liverani.
Ex Primavera rossoblù, sarà chiamato all’arduo compito di assemblare un gruppo di giocatori (quasi) del tutto differente rispetto alla catastrofica stagione conclusa poco più di un mese fa.
Ma quali sono gli allenatori che si sono avvicendati nella compagine sarda a partire dal campionato del Centenario?
Nel libro “Mister 100 Rossoblù”, scritto da Marco Zucca ed edito da GIA Editrice, sono citati tutti i tecnici della storia del Cagliari Calcio fino a Rolando Maran. Vediamo i successivi nelle mini-schede proposte da Zucca.
Walter Zenga
La stagione del Centenario, partita con numeri da capogiro e alimentata dal sogno europeo, prosegue con un digiuno lungo tre mesi che porta all’esonero di Rolando Maran, sostituito da Walter Zenga.
Il mister firma un accordo contraddistinto da un obiettivo ambizioso: il settimo posto. Nemmeno il tempo di cominciare, però, che l’incubo del Covid-19 impone a tutti di restare a casa.
Recluso ad Asseminello fino alla ripresa degli allenamenti e lontano dai propri affetti, il tecnico deve attendere il debutto sulla panchina rossoblù addirittura alla seconda metà di giugno. Le dodici partite giocate in stadi desolatamente vuoti e con una situazione surreale fruttano il magro bottino di 13 punti e il 14° posto a quota 45: non abbastanza per ottenere il rinnovo contrattuale.
A Zenga, insieme al vice Max Canzi (ex allenatore della Primavera cagliaritana), il merito tuttavia di aver valorizzato numerosi giovani del vivaio: su tutti il difensore Carboni, il centrocampista Ladinetti e l’attaccante Gagliano.
Eusebio Di Francesco
Fortemente voluto dal Presidente Giulini, che vede in lui l’allenatore giusto per costruire un nuovo corso, potrebbe essere ricordato come uno dei più grandi fallimenti nella panchina rossoblù.
Il tecnico, giunto in vista del campionato di A 2020/2021 con i migliori auspici e desideroso di riscatto dopo l’infelice parentesi con la Sampdoria, rinuncia presto al modulo a lui più caro e mette nel cassetto i proclami di gloria, non riuscendo a mostrare il suo calcio propositivo e moderno e alternando sistemi di gioco confusionari.
Il primo successo, conquistato in quel di Torino, viene bissato da quello contro il Crotone. Due giornate più tardi arriva anche la terza vittoria, in casa contro la Sampdoria. Sarà l’ultima della gestione Di Francesco. Nelle successive sedici partite, infatti, il mister riesce a raccogliere appena cinque punti.
La sconfitta casalinga contro il Torino costa carissima all’allenatore, che nemmeno un mese prima aveva incredibilmente ottenuto il rinnovo di contratto nonostante un filotto di sei ko consecutivi.
Leonardo Semplici
Terzultimo posto e una squadra col morale sotto i tacchi. Leonardo Semplici arriva in Sardegna a febbraio 2021 per sostituire Di Francesco con una missione quasi impossibile: salvare il Cagliari dalla retrocessione in B.
Il tecnico predica serenità, responsabilizza i senatori e vince lo scontro diretto contro il Crotone. I sardi si ripetono con il Bologna e conquistano un pareggio in extremis contro la Sampdoria, poi stanno a digiuno per quattro turni.
Il crocevia della stagione è alla 31^ giornata: contro il Parma i rossoblù ribaltano la gara nel recupero con Pereiro e Cerri. Il gruppo crede nell’impresa e supera Udinese e Roma, strappa un pari a Napoli e cala il tris a Benevento. Gli 0-0 con Fiorentina e Milan regalano la permanenza in massima serie: una cavalcata che tanto ricorda quella con Ballardini nel 2007/2008.
Il campionato 2021/2022 non inizia nel migliore dei modi: il pari all’esordio contro lo Spezia e le cadute con Milan e Genoa sono fatali a Semplici, esonerato forse troppo precipitosamente.
Walter Mazzarri
Invertire la rotta e disputare un campionato tranquillo: questo è l’auspicio di Tommaso Giulini quando propone a Walter Mazzarri la panchina rossoblù.
Arrivato nell’Isola dopo appena tre giornate del campionato 2021/22 per sostituire Leonardo Semplici, artefice della miracolosa salvezza della stagione precedente, il tecnico (ex meteora rossoblù nel lontano 1982) ha diverse gatte da pelare: su tutte il complesso rapporto con i giocatori più esperti, con i quali la convivenza non è affatto semplice.
Nel girone d’andata la squadra spreca numerose occasioni con dirette concorrenti e conquista una sola vittoria, provando ad invertire la rotta in un complicato girone di ritorno.
È tempo di epurazioni eccellenti: a far le spese Diego Godin e Martin Caceres.
I rossoblù, trascorse le vacanze natalizie, cominciano il nuovo anno come meglio non si può: nelle prime otto partite ottengono ben 15 punti, mettendosi in luce come una delle squadre più in forma. Tuttavia, il ko interno contro la Lazio (0-3) fa spegnere incredibilmente la luce: nelle successive otto uscite i ragazzi di Mazzarri, infatti, raccolgono appena 3 punti.
La sconfitta contro il Verona porta la società a licenziare il mister, che lascia l’Isola col dente avvelenato.
Alessandro Agostini
Sulla panchina della Primavera dei miracoli – giunta fino alle semifinali playoff -, accetta di guidare i “grandi” nell’impresa della salvezza dopo l’esonero di Mazzarri.
A Salerno strappa un punto all’ultimo respiro grazie al colpo di testa di Altare, all’Unipol Domus contro l’Inter non c’è storia, ma la serata che ha dell’incomprensibile è quella di Venezia.
A centinaia di chilometri di distanza la Salernitana viene affossata dall’Udinese, che la strapazza 4-0, mentre in Laguna i rossoblù non sono capaci di segnare nemmeno un gol ad una compagine già retrocessa. Un autentico suicidio sportivo, con il Cagliari che sprofonda quasi senza rendersene conto nelle sabbie mobili della Serie B, dalle quali risalire sarà davvero complesso.